I 10 termini in inglese che dovresti inserire nel tuo vocabolario cestistico

Uno dei vantaggi della lingua inglese è l’immediatezza con cui è possibile sintetizzare nozioni anche complesse in poche parole.
I 10 termini in inglese che dovresti inserire nel tuo vocabolario cestistico

La pallacanestro è uno sport inventato in America da un’insegnante canadese e pertanto la lingua universale del gioco è l’inglese

Per quanto ci sforziamo di italianizzare la terminologia applicata al basket, uno dei vantaggi della lingua inglese è l’immediatezza con cui è possibile sintetizzare una nozione in una semplice parola: ad esempio quando vogliamo dire a un attaccante di tagliare a canestro dietro le spalle di un difensore che guarda la palla, usiamo il termine “backdoor”. Una parola, immediata, facilmente riconoscibile che esprime un concetto senza necessità di spiegare nel dettaglio il gesto da compiere.

Backdoor è un termine piuttosto comune nel gergo cestistico, al pari di Pick & Roll, Pick & Pop, Assist, Bump e tanti altri. Ci sono altresì termini più o meno conosciuti che permettono di identificare movimenti che chiunque usa ed ha usato sul rettangolo di gioco e che ogni allenatori dovrebbe conoscere e inserire nel proprio vocabolario cestistico.

Questo è una lista di 10 termini in inglese di cui è bene conoscere il significato.

1. "Seal"

Significa letteralmente “sigillare” e viene usata per dare istruzione a un giocatore in attacco di prendere posizione tenendo dietro di sè il proprio difensore - ovvero sigillarlo - per ricevere in spazi vantaggiosi vicino a canestro.

Quella di fare “seal” è un arte storicamente ad appannaggio dei giocatori interni ma oggi è pratica estesa a qualsiasi giocatore cerchi un allineamento alto/basso per offrire ricezione profonde in area, magari a seguito di un cambio difensivo per sfruttare un mismatch vicino al ferro.

2. "Blind Pig"

E’ un termine coniato da Tex Winter per identificare una collaborazione a due chiave dell’attacco triangolo: il ribaltamento di lato usando il giocatore di pinch post (post medio) lato debole che sale top of the key (in punta) per ricevere con un taglio a salire, mentre il giocatore perimetrale lato debole esegue un taglio backdoor.

Venne introdotto come contromossa dell’attacco alla pressione difensiva che impediva ribaltamenti facili ed oggi è uno dei movimenti più “esportati” della Triple Post Offense.

“Blind Pig” tradotto vuol dire “maiale cieco” e Winter decise di usarlo perchè i giocatori avrebbero associato subito quelle due parole a questo tipo di movimento.

3. "Pitch"

Con il termine Pitch ci si riferisce alla situazione di passaggio consegnato - DHO acronimo di Dribble Handoff - tra due giocatori nella zona centrale del campo: il giocatore con palla si accentra in palleggio mentre l’altro è sfalsato un paio di passi sopra la palla per giocare un consegnato a spiovere verso il canestro.

E’ un concetto molto usato negli attacchi basati sulla Dribble Drive Motion Offense - che in quel contesto prende il nome di “Drag 5” - ed estremamente utile in situazioni dinamiche come soluzione veloce di “Early Offense” per creare velocemente un vantaggio offensivo.

4. "Veer"

Significa “virata”, ed è un termine usato per identificare quel movimento in cui il bloccante corre verso la palla fingendo di giocare un pick & roll per poi compiere una virata cambiando “bersaglio” e bloccare un altro giocatore, quello senza palla negli immediati pressi. 

E’ una manovra che può prendere di sorpresa la difesa ed è solitamente usata come “misdirection”, ovvero per depistare le attenzioni difensive verso un falso obiettivo.

5. "Help The Helper"

Tradotto letteralmente significa “aiutare chi aiuta” e racchiude in tre parole ogni tipo di collaborazione difensiva che concerne una rotazione succedanea al primo aiuto difensivo.

"Help the Helper" è un concept estremamente importante al giorno d'oggi: contrariamente al passato, quando il gioco si dipanava entro i 5 metri di campo, le rotazioni difensive erano ridotte al minimo, ma in un contesto di pallacanestro moderna, in cui il pallino del gioco si è spostato sul perimetro, la capacità di ruotare, scalare ed aiutarsi in difesa è diventato il fulcro attorno a cui si sviluppa ogni sorta di strategia difensiva.

6. "Boomerang"

Con il termine boomerang ci si riferisce al passaggio di ritorno verso un giocatore che si è appena disimpegnato della palla, per riattivarlo nuovamente e cogliere impreparata la difesa che stava volgendo altrove la propria attenzione dopo aver sventato la minaccia iniziale.

Quel tipo di passaggio è diventato molto utile come espediente per attaccare i cambi difensivi sui pick & roll. E' un modo intelligente, efficace e soprattutto dinamico di protrarre il mismatch piccolo vs lungo dopo l'1c1 iniziale fare offrire all'attaccante spazi e tempi migliori in cui agire.

7. "Extrapass"

Si usa per definire il “passaggio in più” che permette di procurarsi un tiro migliore di quello appena rifiutato dando modo a un compagno meglio posizionato di tirare in tempi e spazi ancora più vantaggiosi.

Per alcuni è la quintessenza del gioco di squadra, una delle cose più altruistiche che un attaccante può fare su un campo da basket, ma tutti sono concordi che è una situazione galvanizzante l'attacco e deprimente da subire per ogni difesa.

8. "Drag"

Con la parola Drag si intende un pick & roll giocato dalla corsa tra il portarore di palla e il primo rimorchio che arriva da dietro.

E' un movimento tipico degli attacchi in transizione e una situazione standard di “Early Offense” al pari del pitch. Serve a generare vantaggi rapidi nei primi secondi dell’azione.

Ci possono essere due tipi di drag: il “single drag”, ovvero con un blocco portato a spiovere, oppure il “double drag” che prevede due blocchi tandem dinamici sulla palla.

9. "Cut Assist"

Si intende un taglio a canestro di un attaccante che genera una rotazione difensiva che smarca un altro attaccante per un tiro aperto.

Quel tipo di taglio - sintomatico di grande intelligenza cestistica da parte di chi lo compie - non finisce sul boxscore ma ha la valenza di un assist tanto quanto il passaggio smarcante che porta al canestro.

10. "Twist"

E’ il termine americano usato per descrivere la situazione di blocco lontano dalla palla per un giocatore a cui fa seguito un riblocco dello stesso bloccante, stavolta sulla palla, tipica di molti schemi di gioco.

Per fare Twist l’attaccante deve cambiare completamente angolo di blocco, quindi ruotare con un gioco di piedi veloce.

Talvolta viene usato anche il termine “Turn” (girarsi) per identificare il medesimo movimento.

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Postato da David Breschi

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Graphic & WebDesigner.
Allenatore di base.
Scrive di NBA per @lUltimoUomo.
Will Ferrell & John Belushi lover.