La Motion Offense dei Milwaukee Bucks

Collaborazioni e concetti dell'attacco di coach Bud Budenholzer.
La Motion Offense dei Milwaukee Bucks

Quando Bud Budenholzer ha assunto il comando delle operazioni dei Milwaukee Bucks la prima cosa che ha fatto a livello tattico è stato implementare la sua idea di motion offense che aveva pagato ottimi dividendi nella sua esperienza agli Atlanta Hawks, mutuando alcuni concetti di gioco di matrice "spursiana" (di cui è stato architetto al fianco di coach Popovich) in un prodotto confacente il suo credo cestistico che a sua volta è stato emulato da schiere di coach in tutto il mondo.

La Motion Offense dei Milwaukee Bucks prevede una partenza con 5 giocatori che occupano le 5 posizioni perimetrali senza vincoli di postazioni fisse, per questo motivo può essere categorizzata come una “5 Out Motion Offense” e al tempo stesso un attacco “positionless” in cui tutti e 5 i giocatori sono spendibili in ognuna delle 5 posizioni di partenza.

Da questa base di partenza possono svilupparsi collaborazioni più o meno strutturate, alcune decodificate; in ogni caso più che di uno schema vero e proprio si parla di regole da seguire per entrare in un flusso organizzato ma anche imprevedibile di gioco.

I principi su cui si fonda la Motion Offense dei Bucks sono:

  • spaziarsi sul perimetro per costringere la difesa ad allargarsi
  • aprire linee di penetrazioni a canestro
  • permettere a tutti i giocatori in campo di essere pericolosi da ogni posizione

Come detto non ci sono ruoli fissi quindi per praticità indicheremo con 1 il portatore di palla, con 4 l’esterno parallelo su lato debole, con 2 e 3 i giocatori che riempiono gli angoli e con 5 il primo e unico rimorchio che si piazza in punta (#1).

1 passa a 5 che ha subito la facoltà di attaccare in palleggio il suo avversario o luce verde per tirare se la difesa concede spazio (#2). Se 5 non è in grado di sfruttare vantaggi veloci su ricezione, ribalta a 4 e gioca dai e blocca su lato debole (#3). Se invece 5 è anticipato e non riesce a ricevere il passaggio iniziale, va direttamente a bloccare per 4 (#4).

Il giocatore bloccato da 5 gioca per creare da subito una situazione di vantaggio, leggendo la possibilità di ricciolare a canestro o di ricevere in punta (#5). Il bloccante gioca di lettura per offrire una ricezione alternativa o seguire la penetrazione di 1. Se 1 riceve in punta e non crea vantaggio si innesca una situazione rapida di riblocco (#6), stavolta sulla palla.

Una delle opzioni preferite dei Bucks è quella di usare il blocco diagonale iniziale come un espediente per entrare in un doppio blocco sulla palla in cui 1 riceve e gioca consegnato di ritorno con 4 seguito dal riblocco sulla palla di 5 in quella che diventa una situazione di pick & roll centrale dinamico con 2 giocatori che rimangono dietro la palla (#7). Se 1 legge il ricciolo a canestro invece 4 entra subito in una situazione di handback centrale mandando palla a 5 per andare a riprendersela (#8).

Quelle finora elencate sono le soluzioni più dinamiche, usate in transizione e che permettono di produrre situazione di attacco rapido.

Quando vogliono ragionare i Bucks usano la Motion Offense per entrare nelle cosiddette “Elbow Series” a cui arrivano dopo il blocco diagonale tra 1 e 5: con palla in punta a 1, 5 anzichè ribloccare, offre una ricezione al gomito alto della zona (#9). Da questo momento in poi i Bucks entrano in collaborazioni offensive più ordinate e codificate, pur mantenendo inalterata la flessibilità che gli permette di andare di lettura, su lato debole (#10) o su lato forte (#11).

A chiamata i Bucks amano volgere la propria Motion Offense in uno stagger diagonale per attivare un particolare giocatore con un doppio blocco lontano dalla palla (#12). Con palla in punta si ritorna a giocare dentro le regole con la possibilità di riblocco su palla o palla al gomito.

Ultima lettura codificata della Motion Offense riguarda la situazione di “Wedge Roll” tipica delle pistol series che i Bucks declinano anche a difesa schierata. Anzichè mandare palla in punta a 5, 2 dall’angolo per piazzare un blocco cieco per 5 che ha facoltà di sfruttare a canestro (#13) per offrire una ricezione in post, o per entrare in una situazione di pick & roll laterale con angolo vuoto (#14).

Conclusioni

Il punto di forza della Motion Offense dei Bucks è quella di creare buone opportunità con cui attaccare il canestro sfruttando le naturali abilità e caratteristiche dei giocatori dentro a un sistema di gioco aperto e flessibile, orientato al movimento di palla e predicato sull’altruismo.

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Postato da David Breschi

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Graphic & WebDesigner.
Allenatore di base.
Scrive di NBA per @lUltimoUomo.
Will Ferrell & John Belushi lover.