La Princeton Offense del Crvenza Zvezda

La forza dell'esecuzione a fronte di un contenuto grado di talento
La Princeton Offense del Crvenza Zvezda

Pur non essendo una delle squadre migliori di questa edizione di Eurolega, la Stella Rossa resta sempre interessante da guardare. Non avendo atleti di enorme talento, eccezion fatta per Jordan Loyd, deve fare leva su un buon impianto tattico che agevoli la creazione di vantaggio per i propri giocatori.

L’attacco Princeton viene direttamente incontro a questa necessità e nella partita contro lo Zenit se n’è avuto prova ripetutamente. I biancorossi da un lato hanno potuto sfruttare la capacità di Loyd nel costruire per sé e i compagni, mentre dall’altro le difficoltà nel contenimento del pick&roll di un lungo plantigrado come Arturas Gudaitis.

Già alla prima azione del match gli uomini di Dejan Radonjić hanno trovato tre punti sfruttando il flusso dell’azione per entrare in un attacco cinque fuori. Con l’area completamente aperta, è bastato portare un blocco “away” a Jordan Loyd per mettere in crisi la difesa russa. Il difensore del bloccante - Gudaitis appunto - si è trovato nella situazione di non poter aiutare in maniera troppo decisa su Loyd per non esporsi al roll del proprio uomo (Kuzmic). Scegliendo di rimanere in contenimento la conseguenza è stato un tiro da tre punti aperto per la guardia avversaria.

Nelle sue varianti questo schieramento, come detto, permette di esaltare le capacità di creazione di Loyd e ne vediamo vari esempi qua sotto. Il giocatore che nella prima clip tagliava verso l’angolo di lato forte (Lazic), questa volta diventa il primo bloccante di un doppio pick&roll per l’ex Valencia. Ancora una volta si gioca in condizioni di cinque fuori,  e ancora una volta viene messo “in mezzo” al pick&roll il centro avversario. Loyd due volte è bravo a splittare, sfruttando nella prima occasione il bump effettuato dal difensore del primo bloccante per liberare quest’ultimo al tiro da tre. Poi a costruirsi due punti a centro area. Nel terzo spezzone invece, lo vediamo punire Gudaitis, rimasto a metà strada tra Loyd e il rollante, che puntualmente viene servito e guadagna due tiri liberi. Da notare come il lato debole venga tenuto impegnato dal blocco verticale di 4 per 1.

Stella Rossa brava a reagire anche agli adattamenti della difesa. Nel secondo tempo della gara lo Zenit, per impedire il blocco “away” visto nella prima clip, ha istruito il difensore di Loyd a negare l’uscita (“top lock”). I serbi però hanno avuto pronta la contromossa con il bloccante di Loyd che è andato subito a giocare un pick&roll col playmaker. Un pick&roll sviluppato col vantaggio di non avere difesa sul blocco, dato che il difensore del bloccante rimane impegnato a risettarsi dopo aver collaborato per negare l’uscita di Loyd in precedenza. Situazione che, come vediamo nella prima clip, permette anche al bloccante di andare a rimbalzo d’attacco con maggior inerzia, trovando in quel caso due punti fortunati in tap in. Nella seconda clip invece, la mancanza di un aiuto sul blocco del pick&roll porta il difensore del playmaker (Pangos) ad arrivare in ritardo sul proprio uomo, concedendo un 2+1 sull’arresto e tiro.

L’attacco Princeton è una soluzione offensiva che porta con sé rischi e opportunità. Il movimento costante di uomini e palla permette di allargare le maglie della difesa e aprire maggiori spazi agli attacchi della propria squadra. Certo, serve buona esecuzione e capacità di adattamento alle scelte della difesa. Cose che, nella fattispecie, la Stella Rossa sembra aver perfettamente acquisito.

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Postato da Nicolò Fiumi

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Bolognese, classe 1985. Quindici anni da giocatore nelle categorie minori, poi il salto in panchina. Allenatore di base dal 2019. In mezzo: laurea specialistica in economia, una compagna con tanta pazienza, due figli e una passione per numeri avanzati e editing video.