Playbook: il gioco Head Tap dei Golden State Warriors

Uno dei giochi più riconoscibili della dinastia di Steve Kerr e Steph Curry
Playbook: il gioco Head Tap dei Golden State Warriors

Dopo la sconfitta in Gara 6 delle semifinali di Conference NBA ai danni dei Los Angeles Lakers la dinastia dei Golden State Warriors come li conosciamo ormai da nove stagioni a questa parte potrebbe volgere al termine, ma non la loro eredità.

Tra le mille rivoluzioni (ed evoluzioni del gioco) che sono stati in grado di compiere su di un campo da basket c’è anche una rilettura di molti giochi e movimenti presi in prestito qua è là e fatti propri come nel caso del gioco “Head Tap” che si ispira alla Motion Weak dei San Antonio Spurs di Gregg Popovich, squadra e coach per cui Steve Kerr ha giocato e lavorato una volta ritirato. Quella di “rubare” i segreti dei suoi maestri e combinarli al roster a disposizione è una delle qualità che han reso Kerr uno dei migliori allenatori della NBA e tra i più vincenti di sempre.

“Head tap” è uno dei giochi storici dei Warriors e nel quale si rifugiavano spesso quando avevano bisogno di “respirare” in attacco. Era il gioco principale ad esempio per innescare Kevin Durant ma anche usare i vari Steph Curry e Klay Thompson nella doppia veste di bloccante e bloccato.

Partenza il play che si tocca con il palmo la testa ("Head Tap" appunto) e con il giocatore da innescare in post basso lato della palla. Noi per convenienza lo identifichiamo con 4, ma nel gioco positionless dei Warriors chiunque, anche Curry può partire in quella posizione. Come chiunque può ricoprire il ruolo di 1, 2 e 3 e 5.

1 passa a 2 e taglia verso il lato debole come nella Motion Weak ma anzichè uscire in ala sul lato opposto si ferma in post basso mentre 2 passa a 5 in punta che ribalta velocemente per 3 (frame 1).

Da qui si entra nel fulcro del gioco: 1 anzichè seguire lo spartito della Motion Weak, cambia direzione e blocca cieco orizzontale per 4 che gioca per ricevere in post basso. Dopo il cieco, 1 sfrutta il blocco verticale a scendere di 5 per chiudere la collaborazione di blocco al bloccante (frame 2). Immaginatevi Curry che gioca da 1 e Durant che gioca da 4 e capirete i grattacapi per la difesa su questo movimento.

Questa è l’opzione principale del gioco ma esiste anche la seconda opzione: 4 oltre a sfruttare il blocco orizzontale di 1, può usare anche il blocco verticale di 5 per smarcarsi in punta (frame 3). Ricordate che 4 può essere Durant ma anche Klay Thompson e lo stesso Steph Curry. Se 4 esce in punta il movimento si chiude con il blocco cieco sulla palla di 1 che segue la palla e blocca dal basso per poi saltar fuori mentre 5 libera l’area per l'1c1 di 4 (frame 4).

Il gioco in questione è veramente semplice, basato su un classico “T-Game” che porta a una collaborazione alquanto banale di blocco al bloccante. Ma le situazioni che possono nascere sono sterminate e tutte pericolose per la difesa grazie alla capacità di lettura dei giocatori, e quelli dei Warriors sono sempre stati maestri nel farlo.

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Postato da David Breschi

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Graphic & WebDesigner.
Allenatore di base.
Scrive di NBA per @lUltimoUomo.
Will Ferrell & John Belushi lover.