Situazioni variabili di gioco per insegnare i futuri giochi a due

Esercizi propedeutici al pick & roll basandosi sul metodo "repetition without repetition".
Situazioni variabili di gioco per insegnare i futuri giochi a due

Prima di arrivare all'uso del Pick & Roll o del passaggio consegnato nelle fasce grandi di età di settore giovanile (nella categoria che ritenete più opportuna...) mi piace "giocare con gli spazi e la fantasia" presentando situazioni di giochi a due, proprio simili a quelle che si creeranno negli anni a venire nelle situazioni sopra citate.

Alcuni di questi giochi (i #1, #2, #3 e #4 con tante altre varianti) li uso anche con gli Esordienti e gli Under 13 perché stimolano la fantasia e lo spettacolo (alternative non convenzionali ma comunque efficaci... e che piacciono tanto ai ragazzi!) ma soprattutto perché sono situazioni molto veritiere (quante volte capita che 2 giocatori siano vicini e poi quello con la palla parte per attaccare??? Tante...).

Ultimamente modifico spesso giochi o esercizi seguendo la logica del "repetition without repetition" (Nikolaj Bernstein): sono gli stessi giocatori che scelgono che variabili utilizzare, in quali parti del campo giocare, che tempi utilizzare in base alla difesa, al compagno o ad altri atleti che stanno facendo lo stesso esercizio magari utilizzando una parte di campo in comune.

Andiamo nello specifico: Gli "A" sono attaccanti, i "D" sono difensori. Ad ogni ripetizione del gioco, i partecipanti devono cambiare:

  • quarto di campo,
  • punto di partenza sul campo (in angolo, in ala, in guardia, in punta, a 10 metri da canestro, dentro ai 3 punti, etc...etc...)
  • ruoli di gioco (serve ad organizzarsi in modo autonomo il più rapidamente possibile).

GIOCO 1 (#1)

Si gioca a terzetti:

  • A2 con palla, A1 senza palla proprio dietro di lui, D davanti a loro.
  • A2 parte seguendo la linea dei 3 pts, A1 lo segue e D rimane sulla linea avversari-canestro.

Quando A2 preferisce (quindi ogni volta le angolazioni per attaccare il canestro sono diverse...) attacca e A1 dovrà giocare senza palla per dare una linea di passaggio.

Anche in U13 mi piace iniziare a parlare di "movimento a banana" per spiegare che i 2 attaccanti, che all'inizio sono vicini, devono allargarsi un pò tra di loro per mettere in difficoltà il difensore.

Dopo qualche ripetitizione del gioco, per stimolare la fantasia e aiutarli a cercare soluzioni alternative e non convenzionali, metto in palio punti extra:

  • 5 punti per finta di passaggio e canestro,
  • 2 punti per passaggi no-look,
  • 2 punti per passaggi show-time
  • (dietro la schiena, ad una mano, dietro la testa, tra le gambe della difesa, alley-hoop, etc...etc...)

Se voglio alzare il livello di difficoltà, metto il vincolo che possono fare 1 solo passaggio "smarcante" per possesso. (E spiego cosa significa per me "smarcante": che mette il condizione il compagno di tirare senza difensore vicino).

GIOCO 2 (#2)

Stesso gioco ma la palla ce l'ha A1 che è dietro.

All'inizio faccio usare uno stimolo uditivo ("VIA!") per far partire i due movimenti banana poi dico a A2 di guardare il compagno dietro con la coda dell'occhio per capire quando parte (stimolo visivo).

Per avere i due movimenti a banana, A1 dovrà fare un cambio di mano. Stesse regole nei punteggi.

GIOCO 3 (#3)

Stessa idea di gioco ma A1 con palla e A2 senza avanzano lungo i 3 punti, girando in cerchio tra di loro.

Sarà sempre il giocatore con palla a decidere quando partire (ora ci sono moltissime variabili dovute alla posizione dei due attaccanti: non si sa mai come sono messi quando inizia la fase di attacco).

GIOCO 4 (#4 e 5)

D con palla e i due attaccanti senza.

I due attaccanti girano in cerchio tra di loro fronteggiando sempre canestro, il gioco inizia quando D butta la palla sul lato esterno di uno dei 2 giocatori.

Stessa idea dei 2 movimenti a banana e utilizzo dei punteggi extra.

Dopo qualche ripetizione, aggiungere un terzetto anche nell'altro quarto di campo in modo che giochino 6 ragazzi alla volta (ricordarsi che le spaziature di inizio gioco cambiano ad ogni ripetizione e scelgono loro dove mettersi)...ora la difficoltà maggiore è riuscire a giocare nel caos perché spesso ci sarà lo smile pieno o gli altri 3 giocatori che intralciano lo spazio.

GIOCO 5 (#6 e 7)

Questo gioco mi piace molto per lavorare sul passaggio consegnato o finta di consegnato!

Prima solo un terzetto alla volta, poi quando hanno capito l'obiettivo si gioca con due terzetti contemporaneamente (in modo da ricreare quel caos di cui parlavamo prima).
E come sempre, ad ogni ripetizione, si cambia punto di partenza nel campo.

A1 e A2 si passano la palla, D pronto a difendere. Quando uno dei due A vuole, parte per andare a giocare consegnato col compagno e inizia il 2vs1.

Notate quante possibili varianti offensive ci sono:

  • attaccare sul consegnato,
  • finta di consegnato e attaccare,
  • andare vicino al proprio compagno per consegnare ed invece cambiare mano e attaccare...

I fattori importanti che voglio sempre rimarcare sono i due movimenti a banana e "l'esplodere" a canestro (con e senza palla).

GIOCO 6 (#8 e 9)

A1 con palla e A2 senza palla a 3-4 metri di distanza tra loro, D pronto nel mezzo tra loro e il canestro. A1 palleggia verso il compagno (mi piace l'idea di "entrare dentro ai 3 punti, di andare contro il difensore" e consegna la palla ad A2, entrambi vanno nella posizione del proprio compagno e poi di nuovo si incontrano a metà strada per un altro consegnato e così via. D non sa quanti consegnati faranno e si inizia a giocare il 2vs1 quando preferiscono gli attaccanti. (Come prima, ogni volta cambiare le posizioni di partenza nel campo).

Anche qui si può attaccare sul consegnato, sul fare finta di consegnare e attaccare, sull'andare vicino al proprio compagno per consegnare ed invece cambiare mano e attaccare. Gli obiettivi sono sempre i due movimenti a banana e "l'esplodere" a canestro.

GIOCO 7 (#10)

Stessa idea di partenza del gioco 5 ma giocheremo 2vs2 con i 2 difensori che stanno uno vicino agli attaccanti e uno dentro l'area.
Se non si crea un vantaggio immediato, si gioca 2vs2 liberi (ma se fanno canestro su situazione di consegnato o P&R vale doppio). I giocatori modificano sempre in modo autonomo la posizione di partenza.

GIOCO 8 (#11)

Stessa idea di partenza del gioco 6 ma avremo un difensore sul lato debole che marca un appoggio (AP nel diagramma, che sarà appoggio attivo per tutta la durata del gioco: darà sempre linee di passaggio, può cambiare posizioni, può palleggiare per migliorare angoli di passaggio ma, essendo appoggio, non può attaccare).

Se non si riesce a trovare un vantaggio immediato si gioca 2vs2 libero con appoggio.

I giocatori modificano sempre in modo autonomo la posizione di partenza (anche del difensore sul lato debole in base a dove si posiziona l'appoggio).

Conclusioni

Metto molta enfasi sullo stimolare la fantasia tecnica e motoria con passaggi diversi dal solito.

Al di là dei giochi (potete crearne ed inventarne di simili a vostro piacimento) mi piace l'idea del "repetition without repetition"...modificando (ma scelgono i giocatori, non noi allenatori) gli spazi, le soluzioni, i ruoli, i punti di partenza.

Tutto questo porta a tantissime variabili (angolazioni diverse nell'attaccare in palleggio, angolazioni differenti nelle conclusioni, spaziature sempre diverse etc...) che ricreano le situazioni e le mille variabili della partita.

N.B.: Un suggerimento può essere quello di stimolare i ragazzi (soprattutto quelli nelle fasce Under13-Under14) a sforzarsi di migliorare la mano debole e quindi partire almeno 2 volte su 3 utilizzando la mano debole.

Per qualsiasi domanda o curiosità, sono sempre a disposizione e potete contattarmi tramite mail: richardlelli@libero.it o Facebook.

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Postato da Richard Lelli

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Romagnolo doc, dopo 8 anni come allenatore a Cervia-Cesenatico e responsabile organizzativo dei tornei e dei camp estivi di Eurocamp Cesenativo, approda alla Fulgor Forlì come responsabile minibasket, dei progetti scuola e del reclutamento.
Nel 2016 vive un'esperienza incredibile di 3 mesi legata al basket, nelle famose Università americane di North Carolina, Wake Forest e West Virginia.
Dopo l'esperienza americana One Team Forli lo nomina responsabile minibasket e scuole.
Dal 2018 allena a Granda College Cuneo, occupandosi di squadre Elite, Eccellenza e minibasket.
Dal 2015 è presidente di "Basketball Stars Camp", un'ASD specializzata in camp estivi in Italia, Spagna (col Baskonia) e Stati Uniti (coi Philadelphia 76ers e la Nike).