Le Point Series
Costruire un gioco offensivo in ambito giovanile basato su uno dei capisaldi della Princeton Offense.Prendendo spunto dall’estratto di coach Raffele Imbrogno sulla Princeton Offense andiamo a analizzare a livello tattico e proporre in un contesto di pallacanestro giovanile, quella che negli ultimi tempi è diventata una situazione di gioco molto popolare basata sulle “Point Series”, nomenclatura che definisce quelle collaborazioni il cui epicentro si sviluppa tra il gomito alto della zona e la posizione di guardia su un lato del campo.
Non si tratta di uno schema rigido (termine che oggi assume connotati anacronistici in una pallacanestro sempre più dinamica e basata di concetti di “Read & React”) da inculcare nei giocatori, ma piuttosto facciamo riferimento a una serie di collaborazioni e idee che permettono ai giocatori di sviluppare occasioni di gioco, offrendo al tempo stesso un sistema entro cui dialogare e grande libertà di movimento.
Lo schieramento iniziale prevede quattro giocatori esterni intercambiabili e un solo giocatore interno che offre una ricezione ai vertici alti dell’area dei tre secondi, quelle zone che in gergo vengono chiamate “gomiti”, per innescare il gioco. 5 (il nostro giocatore interno, non necessariamente un lungo di ruolo) può partire indistintamente dal post basso lato debole, lato forte o arrivare a rimorchio dalla corsa, la combinazione di movimenti per arrivare a mettere la palla al gomito è sconfinata e nei diagrammi da #1 a #4 ne diamo alcuni esempi.
Con palla a 5 la trama si può dipanare sulla base di tre scenari principali decisi in base al movimento iniziale (e alla lettura delle difesa) di 1 (#5):
- Opzione "Over" (dai e segui sul lato forte)
- Opzione "Under" (taglio backdoor)
- Opzione "Away" (dai e blocca sul lato debole)
Questi scenari sono universali, quindi trasversali a ogni fascia giovanile, sta al coach stabilire metodi e tempistiche in cui inserire le diverse collaborazioni iniziali. Data la vastità di opzioni che le “Point Series” sono in grado di generare, è possibile inizialmente semplificare la proposta tattica e “complicare” le letture di gioco nel corso del tempo. In questo pezzo ad esempio noi proponiamo il nostro ordine, basato su quelle che sono le nostre priorità in cui inserire e allenare le varie sequenze.
Opzione “Over”
1 di primo impulso, segue la palla per giocare l’handback di infilata con 5. Se l’handback è vanificato dalla pressione difensiva, 1 “gira” attorno al blocco di 5 per rubare un canestro in backdoor oppure prosegue la sua corsa per collaborare con 2 che inizia a salire verso la palla (#6). Il blocco a scendere può essere una lettura di gioco proposta in contesti giovanili avanzati, a livelli più bassi diamo input ai giocatori di non fermarsi ma uscire sul perimetro e restare attivi per giocare 1c1 senza palla.
Mentre accade tutto questo, sul lato debole, per non far adeguare la difesa chiediamo a 4 e a 3 di collaborare: anche in questo caso, a livello Under 15 o Under 16 possiamo chiedere ai due giocatori sul lato debole semplicemente di scambiarsi o di provare a saggiare la difesa sul lato debole con dei tagli flash a centro area (#7), a livello evoluto (Under 18 o Under 20) possiamo strutturare collaborazioni basate su blocchi a scendere o salire (#8). In tutto questo 5 riveste un ruolo molto importante, da playmaker aggiunto, e deve essere in grado di monitorare la situazione sia su lato forte che su lato debole per trovare vantaggi da poter concretizzare.
Opzione “Under”
Se a 1 viene negato il dai e segui (x1 salta alla palla e anticipa forte), il suo secondo impulso deve essere quello di valutare la possibilità di tagliare backdoor per rubare una ricezione facile in area (#9), ovviamente mentre 4 e 3 con la loro collaborazione lontano dalla palla tengono impegnati la difesa e liberano l’area al compagno. 1 se non riesce a ricevere in area “continua a giocare” rimanendo attivo e pronto a muoversi nei pressi dell’area (#10), altrimenti libera lo spazio finendo il taglio in angolo (leggendo a sua volta lo spazio più vantaggioso da occupare, se su lato debole o su lato forte).
Opzione “Away”
A 1 è negato di andare verso la palla e non ha margini per rubare un canestro in backdoor, quindi cambia direzione e scende a bloccare per il giocatore più vicino sul lato debole (4 in questo caso). A livello giovanile avanzato questa è un opzione di movimento che può diventare principale. Le opzioni che scaturiscono da questo movimento sono incentrate sulla lettura del blocco da parte del bloccato (4) e del bloccante (1) che alleniamo ad agire in opposizione in base a come si comporta la difesa: se 4 ricciola o rifiuta il blocco tagliando backdoor, 1 salta fuori (#11), se 4 sfrutta il blocco sul perimetro, 1 apre il blocco a canestro e può perfino effettuare una finta di blocco (slip) per rubare tempo e spazio alla difesa (#12). La collaborazione sul blocco è seguita attentamente da 5 che dovrà a sua volta leggere la situazione per mandare palla al giocatore con più vantaggio.
Se i tre movimenti proposti non producono chiare occasioni per segnare o tiri aperti, chiediamo ai nostri giocatori di “giocare nei vantaggi” creati dal dinamismo dell’azione. Nel nostro caso a “giochi rotti” si entra in maccanismi universali di penetra e scarica dando sempre un passaggio in sicurezza dietro la palla e un passaggio in visuale davanti la palla. A livello Under evoluto ci possiamo divertire a strutturare collaborazioni basate su handoff, pick & roll o pick & pop dinamici (#13) tra 5 e i quattro giocatori perimetrali.
Counters
Nel momento in cui le difese iniziano a prendere le misure all’attacco è necessario dotarsi di alcuni movimenti alternativi - in gergo “counters” - per non rompere il flusso di gioco.
Se 5 è anticipato da sopra e non può ricevere al gomito può eseguire un tagliafuori offensivo e provare a rubare una ricezione interna e triangolare direttamente o indirettamente per ricevere palla dentro (#14), oppure cambiare direzione e scendere a bloccare per il giocatore in angolo che rimpiazza la sua posizione al gomito (#15).
Mentre 1 esegue uno dei tre movimenti principali che “iniziano” l’attacco, o durante lo sviluppo dello stesso sul lato debole (quindi opzione “Under o Away”), col tempo possiamo allenare 5 e 2 a lavorare d’intesa sul un quarto di campo libero (noi la chiamiamo “opzione Iso”): come 5 si gira verso 2, questi può sfruttare l’effetto sorpresa per giocare un consegnato d’infilata o “fregare” un difensore pigro e disattento con un taglio backdoor (#16).
Ancora, in fase di opzione “Away”, dopo che 5 passa in punta sul blocco su lato debole, anzichè seguire la palla può decidere di scendere a bloccare il giocatore in angolo in quella che possiamo inserire nel gioco come una chiamata speciale, ed esempio “opzione Lato” (#17).
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Postato da David Breschi
Graphic & WebDesigner.
Allenatore di base.
Scrive di NBA per @lUltimoUomo.
Will Ferrell & John Belushi lover.