1. “Nail”

Fare “Nail” significa occupare una posizione difensiva che permetta di aiutare/rallentare una penetrazione sul centro da parte del difensore perimetrale più vicino alla palla. Un giocatore che fa “Nail” è aperto alla palla e molto flottato la cui priorità è occupare un eventuale linea di penetrazione.

E’ un termine che tradotto in italiano vuol dire "chiodo", ovvero il riferimento che usavano gli allenatori delle High School americane che giocavano in palestre trasandate in cui le assi del parquet erano fermate a terra da chiodi in bella mostra visibili nei pressi del tiro libero. "Get the Nail" urlavano ai propri giocatori in difesa.

Fare “Nail” è una pratica molto comune come deterrente contro il pick & roll verso il centro oppure per mangiare spazio all'1c1 in post basso.

2. "Stunt"

Il termine “Stunt” e “Nail” sono collegati: fare “Nail” può significare esseri pronti a fare “Stunt” ovvero la tecnica difensiva che noi tradurremo genericamente come aiuto e recupero.

Nello “stunt” un difensore si lancia verso l’attaccante con palla e poi tornare al suo assegnamento difensivo principale. E’ un bluff, un’azione di disturbo, mordi e fuggi, per creare incertezza nell'attacco e dare modo alla difesa di ritrovare equilibrio.

Lo "stunt" può essere utilizzato in ogni contesto in cui la difesa abbia come scopo quello di rallentare la circolazione di palla o sporcare una linea di penetrazione.

3. "Tag"

Fare “tag” significa toccare, “etichettare”, prendere in carico momentaneamente un tagliante da parte del difensore più vicino, spesso quello che collassa in area da lato debole.

E’ un concept di fondamentale importanza in ogni difesa sul pick & roll, e anche in questo caso si tratta sostanzialmente di aiuto e recupero volto a contenere eventuali sovrannumeri offensivi. 

Può essere modulato in intensità e profondità in base a regole difensive o a necessità impellenti ed una volta coperto il tagliante/rollante, il compito del difensore che ha taggato è quello di tornare sul suo attaccante di riferimento.

In situazioni di piena emergenza il "tag" può essere l’anticamera di un cambio difensivo a tre giocatori.

4. "Ultimate Defender"

Tradotto con un termine calcistico vorrebbe dire l’ultimo uomo, l'ultimo baluardo in grado di ostacolare la strada per il canestro. 

Lo “ultimate defender” riveste anche il ruolo di regista difensivo: è colui che monitora la situazione, guida la difesa, “tagga” i tagli dal lato debole, aiuta o scala in caso di emergenza.

A volte è chiamato il difensore della linea di fondo, perchè spesso marca l’attaccante in post basso sul lato debole oppure il giocatore perimetrale in angolo. Molto spesso è colui che prendendo iniziativa va a chiudere la penetrazione e innesca i meccanismi e le rotazioni difensive.

5. "Rover"

L’ultimate defender nell’espletare il suo compito può guidare o persino essere il “Rover”, ovvero un giocatore assegnato all’attaccante che in quel momento è il meno pericoloso della squadra avversaria il cui compito è quello di andare in rotazione/aiuto programmato.

“Rover” significa “vagabondo” e rende appieno l’idea delle competenze di quel difensore: non marca nessuno in particolare, non è coinvolto direttamente nel gioco, parte magari dalla seconda linea difensiva, in poche parole il giocatore "azzonato" pronto ad entrare in azione. 

Quello del “rover” è un concetto che troviamo molto frequentemente in difese aggressive sulla palla e sui giochi a due come ad esempio sui “blitz” sugli “show” e sui raddoppi difensivi. In quel caso i “Rover” sono i giocatori che vengono attivati in rotazione sul primo passaggio di uscita dal raddoppio con licenza di gettarsi sulle linee di passaggio.