Guida per sistema di gioco giovanile
Concetti base su cui poter far crescere i giovani in fase offensiva.Un sistema di gioco per il SETTORE GIOVANILE deve essere innanzitutto formativo e funzionale alla crescita ed al miglioramento dei giocatori, deve essere universale, utilizzabile contro qualsiasi tipo di difesa, sia a zona che a uomo, deve essere semplice, di facile acquisizione da parte dei giocatori, al contempo deve essere graduale, nel senso che aumentando la categoria può avere elementi di maggiore complessità; infine deve essere non specialistico, vale a dire che i giocatori devono essere utilizzati in tutti i ruoli, in tutte le posizioni, il lungo deve giocare fuori ed il piccolo deve saper giocare dentro.
Il sistema di gioco non deve risolvere i problemi, semmai crearli e dare in tal modo, l’opportunità ai giocatori di crescere: il sistema in funzione dei giocatori e non viceversa.
Quali requisiti devono possedere i giocatori? Devono possedere gli strumenti adeguati per giocare individualmente all’interno di uno sport di squadra e devono saper giocare assieme: migliori saranno individualmente e maggiori opportunità di gioco avranno e quindi, meglio sapranno interpretare il loro compito. Non basta la tecnica ma occorre anche la capacità di saperla applicare alle varie situazioni di gioco, riconoscendole e sapendo scegliere la soluzione più adatta. Il giocatore non deve pensare né tantomeno deve ricordare ma deve sapere guardare per riconoscere o anticipare le situazioni.
I sistemi di gioco che più facilmente raggiungono gli obbiettivi dell’attività giovanile, sono quelli poco codificati, che lasciano la possibilità al giocatore di riconoscere le situazioni, risolvere i problemi, creare soluzioni per sé e per i compagni. Un buon attacco sarà quello che avrà messo un giocatore in grado di prendersi un buon tiro da fuori con vantaggio rispetto al difensore, un tiro in penetrazione o un tiro da sotto e questo può accadere nei primi secondi dell’azione, così come negli ultimi.
Considerando che l’attività giovanile comprende un arco di tempo molto ampio si identificano due fasce, la prima dai 14 ai 16 anni, la seconda da 16 ai 19 anni.
LETTURE
Solitamente, quando si parla di un gioco costruito sulle letture, si intende basato sul comportamento dei difensori. Soprattutto con i più giovani, prima ancora di leggere la difesa i giocatori devono imparare a giocare leggendo i compagni: prima imparano a muoversi in relazione alla posizione ed al movimento dei compagni con e senza palla, poi gradualmente devono sapersi muovere in funzione del comportamento del proprio difensore e progressivamente anche dei difensori dei compagni.
GIOCO SENZA PALLA
Come muoversi per ricevere la palla?
Nella prima fascia (14-16 anni) si riceve muovendosi nello spazio libero esempio:
Situazione con palla in posizione centrale e giocatore in ala si esegue un passo in direzione del compagno con palla, se l’avversario anticipa, si taglia forte a canestro.
Se invece il giocatore non si trova vicino alla palla (per esempio in angolo) non dovrà correre dritto verso la palla ma far precedere la ricezione da un cambio di direzione.
Quindi il giocatore vicino alla palla si muove verso il compagno o verso il canestro, mentre il giocatore lontano dalla palla si muove verso il difensore ed in seguito con un cambio di direzione verso la palla.
Nella seconda fascia (16-19 anni) si inserisce lo smarcamento con l’uso del corpo per tagliare fuori l’avversario.
Sempre in questa fascia di età vengono inseriti i movimenti per sfruttare i posizionamenti d’aiuto sul lato debole quando c’è un ribaltamento.
USO DEL PALLEGGIO
Il palleggio è usato per battere l’avversario, per migliorare l’angolo di passaggio, ma anche per muovere l’attacco ad esempio dall’ala alla guardia quando non si riesce a servire il post basso.
USO DEL TAGLIO DIETRO (BACKDOOR)
Il taglio dietro (backdoor) viene usato per punire l’anticipo difensivo, ma anche per aprire un passaggio per un compagno e sfruttare una favorevole situazione di tagliafuori offensivo
SCHIERAMENTO
Si ritiene che lo spazio venga meglio utilizzato con uno schieramento che prevede quattro giocatori sul perimetro ed un giocatore interno. Lo spazio interno può essere occupato in post alto o post basso.
Naturalmente l’elemento importante non è la posizione occupata (ala-guardia-centrale etc..) quanto la distanza fra i giocatori, tale da consentire al giocatore con palla di penetrare senza aiuti da avversari troppo vicini ed al giocatore senza palla di muoversi per ricevere la palla o effettuare un taglio verso la palla o verso canestro.
UNDER 13/14 – UNDER 16
Fino alla categoria Under 16 il sistema di gioco si basa esclusivamente sull’uso degli spazi e sull’uno contro uno con e senza palla.
I giocatori devono trovare ogni volta delle soluzioni diverse, sia nel senso di quale giocatore conclude l’azione, sia nel senso del tipo di azione (un taglio, una palla dentro, una penetrazione ecc…).
Questo, ovviamente creerà all’inizio molta confusione, ma stimola i giocatori a giocare guardando ed a trovare a poco a poco gli spazi e i movimenti funzionali all’obiettivo.
Là difficoltà principale è che i giocatori senza la palla si muovono soprattutto in funzione della stessa piuttosto che in funzione degli altri compagni, spesso due giocatori tagliano contemporaneamente verso la palla.
Vanno stimolati a muoversi guardando non solo la palla ma anche i compagni per coordinare il proprio movimento con quello degli altri.
UNDER 16 – UNDER 19
Dalla categoria Under 16 in avanti si inizia a costruire una traccia di gioco che gradualmente diventerà più complessa.
Il sistema prevede dei movimenti di gioco a seconda di come si inizia, se con un passaggio o un palleggio e da quale lato, fermo restando che dopo l’inizio i giocatori sono lasciati liberi di trovare le proprie soluzioni.
Il sistema di gioco non prevede e non vuole dare regole stabili, i giochi non prevedono continuità fin dall’inizio, lasciando ai giocatori la possibilità di sperimentare soluzione diverse, in situazioni di gioco differenti, non si pone quindi il problema dei giochi che si possano interrompere.
Postato da Cristian Morelli
Allenatore Regionale. Da sempre nel mondo della palla a spicchi, prima come giocatore nella Teorematour Arese fino alla serie C e successivamente nella Sangiorgese. Da allenatore la mia esperienza è sempre stata con il settore giovanile maschile e femminile Busto Arsizio, Origgio, Canegrate, Cerro Maggiore e Arese.