L'XsOs della sfida tra Alabama e Kentucky

Il Big Match della regular season NCAA fino a questo momento.
L'XsOs della sfida tra Alabama e Kentucky

Sabato 18 gennaio si è giocata Alabama vs Kentucky, match di cartello della SEC - la Conference di Division I più agguerrita del campionato NCAA che ha 9 nove formazioni nel ranking delle prime 25 della nazione - e sfida tra due delle squadre che giocano miglior pallacanestro del college basket.

Ha vinto Alabama, corsara sul parquet della Rudolph Rupp Arena di Lexington, per 102-97 trascinata (come sempre) dai senior Mark Sears e Grant Nelson che da soli hanno segnato quasi la metà del bottino totale dei Crimson Tide (rispettivamente 24 e 25 punti).

E’ stata una sfida tra grandi attacchi, attaccanti e tra il basket iper veloce che strizza l’occhio ai playbook della NBA di Nate Oats, contro quello più “collegiale” fondato sull’esecuzione di Mark Pope.

Bando alle ciance, partiamo con il nostro viaggio verso le tendenze tattiche delle due squadre nella partita in oggetto.

Il playbook di Alabama

Nate Oats, coach di Alabama da quasi 6 stagioni, è una delle menti più brillanti del college basket - e nel suo staff c’è un’altra delle menti più brillanti a livello di XsOs della nazione in Ryan Pannone, star dei social con i suoi video e breakdown - fautore di un basket perennemente giocato in transizione e basato su concetti di pace and space e read and react.

Alabama ha tantissimi set, o sarebbe meglio dire “situazioni”: giochi veloci, tanto pick & roll specialmente come inizio dell’attacco per entrare nel flusso di gioco e a vantaggio acquisito leggere e reagire secondo principi di Dribble Drive Motion Offense.

Transition Drag

Le situazione di "Drag", ovvero di pick & roll in transizione la fanno da padrone: laterale con angolo pieno o vuoto, centrale con il 5 che arriva a rimorchio e va a bloccare la palla. 

Le guardie di ‘Bama sono tutti ottimi creatori e anche tiratori del palleggio.


Delay Action

Usata alla stregua di una sorta di Motion Offense per dare ordine all’attacco a difesa schierata. Inizia con un pick and roll laterale e palla in punta al 4, spesso Nelson uno dei giocatori chiave di Oats per la sua bidimensionalità interna e esterna, che ribalta per il tiratore in angolo che sfrutta un blocco di contenimento dell’esterno in ala. Se non c'è tiro, si arriva il pick and roll a chiusura tra 3 e 4.

Una delle caratteristiche dell’attacco di Alabama è che i giocatori hanno luce verde di prendersi un tiro, specialmente da tre punti, in qualsiasi momento se hanno spazio.


Guard to guard flare

Da partenza 5 fuori una guardia in punta e con il lungo posizionato in ala sul lato debole, una situazione molto usata a livello NBA: passaggio guardia-guardia e mentre palla vola il 5 piazza un pick & roll da sotto la palla con angolo semicieco ed in allontanamento per poi rollare aprendosi alla palla con un giro dorsale. 

Nello spazio che si crea da questa situazione le guardie di Alabama sono micidiali nel creare vantaggio per se stessi o per la squadra.


Ram Slash

Classica situazione di blocco al bloccante del pick & roll che in questo caso è un esterno, o in alternativa un lungo perimetrale, che entra nel blocco sulla palla per poi fare pop sul perimetro. 

Anche in questo caso è decisiva la lettura della situazione: se la difesa perde un tempo di gioco, il bloccante che si allarga ha già in canna in tiro da tre, se la difesa recupera attacca il closeout difensivo.


Ghost Flare

Anche questa una classica situazione di blocco su palla seguito da blocco in allontanamento che Alabama declina in questo modo: 5 in angolo sul lato opposto alla palla pronto a buttarsi dentro con un taglio, esterno che parte dal post basso, sprinta verso la palla facendo un "ghost screen" per poi saltare fuori agevolato dal blocco in allontanamento di 4. 

Se la difesa è confusa dal ghost screen, 1 ha spazio per attaccare il canestro, altrimenti lo scarico fuori a 2 o a 4 che apre il blocco a canestro.  


Il playbook di Kentucky

Mark Pope è invece un coach emergente, ex giocatore NBA di bassissimo livello verso la fine degli anni 90, ex giocatore dei Wildcats campioni NCAA del 1996 allenati da Rick Pitino, che arriva da BYU ed è arrivato (tornato) a Kentucky quest’estate dopo la fuga di John Calipari verso Arkansas. 

Pope è il mago della “5 Out Motion Offense” con la quale ha incantato nello Utah e che è riuscito a traslare senza problemi su un palcoscenico più importante come quello di Kentucky.

Proprio l’esecuzione maniacale della “5 Out Motion” è il cuore dell’attacco, ed il framework principale dal quale si sviluppa tutto il gioco a metà campo dei Wildcats è la “Zoom Action”, una situazione che comprende almeno un blocco per il giocatore che poi va a prendere il consegnato finale.

Strong Zoom

5 Fuori da manuale, palla in punta al 5 che arriva come secondo rimorchio ed il giocatore designato (2 nei diagrammi) a giocare il consegnato finale in angolo, in molti casi Lamont Butler, una dei principali creatori di gioco di Kentucky.

1 blocca a scendere per 2 che entra nel consegnato finale con 5. Se non ci sono soluzioni o vantaggi, 1 ribalta per 4, che gioca a due con 3 mentre 5 si alza nuovamente in punta per bloccare la palla o ribaltare e giocare una nuova zoom action sull’altro lato.


Twirl Weak Zoom

In questo set il giocatore designato (sempre 2 nei diagrammi) alla giocata finale è Kobe Brea, altra bocca da fuoco della squadra di Pope e tiratore eccezionale in uscita dai blocchi. 

1 passa a 5 e scende a bloccare per 2 che invece di sprintare verso la palla ricciola a canestro (Twirl action) e cambia lato. 1 torna verso la palla per giocare consegnato con 5 ed attaccare il canestro.

Se non c’è vantaggio, 1 ribalta per 4, che cambia lato in palleggio e punta 2 per la zoom action su lato debole, che nel mentre viene bloccato da 3.


Double Swing Curl

In questo gioco, prima di arrivare alla "Zoom Action", ci sono due ribaltamenti di lato. 1 passa a 5 che ribalta per 4. 4 gioca a due con 3 che fa un palleggio verso il centro e passa nuovamente a 5. 

In questo momento parte il blocco a scendere di 1 per 2 che però non entra nel consegnato finale, ma ricciola sul centro o rifiuta il blocco per tagliare backdoor, perchè il vero scopo è confondere la difesa e mettere palla in mano a 1 che gioca il consegnato finale con 5.


Screen Away Action

E’ l’unico set di Kentucky che inizia sul lato destro del campo, tutti gli altri visti fino a ora nella partita contro Alabama sono partiti sul lato sinistro del campo.

5 scende a bloccare per 2 che rifiuta il blocco e taglia a canestro, quindi 5 si ripropone verso la palla per il passaggio di 1. Il blocco rifiutato di 2, apre un “gap” molto grande per il gioco a due tra 5 e 1.


Fake Zoom Stagger

Ancora un set che ha come giocatore designato Kobe Brea. Inizia con la situazione di Zoom su lato forte, ma nel momento in cui 2 (Brea) va verso la palla, 5 fa finta di giocare il consegnato per giocarlo realmente con 1.

Nel frattempo sul lato debole 3 ha tagliato in area per liberare il lato, 2 è arrivato sotto canestro e 4 si è alzato per iniziare a prepare il primo dei due blocchi stagger. 

Dopo il consegnato con 1, 5 scende a preparare il secondo blocco stagger per l’uscita in punta di 2.

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Postato da David Breschi

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Graphic & WebDesigner.
Allenatore di base.
Scrive di NBA per @lUltimoUomo.
Will Ferrell & John Belushi lover.