Nozioni ed esercizi di basket moderno
La pallacanestro di oggi è diversa dalla pallacanestro di ieri ed è necessario allenare le "nuove" collaborazioni offensive.In un clinic per la FIBA reperibile su youtube, il leggendario coach dei Kentucky Wildcats della NCAA, John Calipari parla delle differenze tra il basket giocato negli scorsi decenni e quello moderno. Lui si riferisce all’ambito FIBA delle squadre senior (ha allenato la nazionale della Repubblica Dominicana per due anni) ma è possibile declinare il discorso anche al settore giovanile.
In sintesi sostiene che la pallacanestro moderna è fondata su principi quasi all’antitesi con i quelli espressi della pallacanestro degli “old days”: gli allenatori in passato basavano le loro filosofie offensive su modelli di Motion Offense che tramite una fitta maglia di passaggi e movimenti intasavano perennemente l’area, piena di taglianti e bloccanti; oggi l’idea è quella di aprire il più possibile il campo e creare le condizioni per entrare in meccanismi di penetra e scarica.
Un capovolgimento che ha toccato i dogmi di un gioco in continua evoluzione tecnica e tattica, in cui sono cambiate in primis le spaziature: siamo passati da una pallacanestro che proponeva in modalità standard due giocatori interni, ad una pallacanestro in cui si gioca, per la maggior parte dei casi, con un solo giocatore interno e talvolta "cinque fuori". In questo contesto, per fare posto a tutti sul perimetro, vengono occupate ed usate zone del campo differenti: basti pensare all’uso degli angoli, un tempo totalmente snobbati ed oggi un punto nevralgico del campo da adoperare scientemente.
Cambiando il gioco e le sue spaziature sono cambiate anche le collaborazioni più basilari che permettono ai giocatori di dialogare in campo senza pestarsi i piedi. Nei tre diagrammi sotto illustrati è possibile prendere atto, tramite tre semplice esempi pratici, delle differenze appena descritte: la parte evidenziata in gialla fa riferimento alle collaborazioni di pallacanestro moderna, quella in rosso alla pallacanestro “di ieri”.
Diagramma 1
In passato sulla penetrazione centrale di 1, 2 si spaziava in angolo allontanandosi dalla palla. Oggi se 1 attacca il canestro, 2 (che parte in angolo per creare spazio per l’1c1 di 1) sale verso la palla con l’idea di ricevere un eventuale scarico in una posizione del campo che gli permetta di tirare, attaccare il closeout difensivo in palleggio sul centro o sul fondo oppure, leggendo il comportamento della difesa, a procurarsi spazio vantaggioso per effettuare un taglio backdoor.
Diagramma 2
Sul lato debole l’indicazione old school per 2 era, in caso di penetrazione a canestro di 1, di seguire la penetrazione abbassandosi in angolo. Nelle collaborazioni moderne, 2 in questo caso sale dietro la palla accorciando lo spazio (anche perchè probabilmente l’angolo è occupato da un terzo giocatore che offre la linea di passaggio sul fondo) per fornire a 1 un passaggio sicuro tramite il quale riaprire il gioco o disimpegnarsi della palla. Il movimento di 2, oltre ad avere valenza offensiva offre il posizionamento ideale per fare equilibrio difensivo quando parte un tiro.
Diagramma 3
Anche in questo caso, prima il compito di 2 era spaziarsi lontano dalla palla mentre oggi 2 lo spacing ideale lo crea spostandosi dietro la palla sulla penetrazione di 1 (dando modo anche al giocatore in angolo di muoversi a salire).
Allenare le collaborazioni moderne
Ecco alcuni semplici esercizi, facenti parte di una piccola progressione didattica, che possono essere propedeutici a tradurre sul campo i concetti sopra espressi, allenando le collaborazioni basiche e la tecnica che sta dietro a ogni movimento. Sono esercizi semplici che possono essere variati, modificati, ma soprattutto adattati alle esigenze di ogni coach.
E’ presto detto che una squadra che gioca in modo efficace il penetra e scarica usa il tiro da fuori come arma per aprire il campo: il tiro, anche da tre punti, è un fondamentale importante su cui vale la pena spendere molto tempo durante l’allenamento, in particolare contestualizzandolo in situazioni giocate. Inoltre, nell'educare i giocatori a leggere i vantaggi, un altro elemento importante da allenare è la disponibilità a cercare l'extrapass per un mantenere e/o ingigantire il vantaggio.
2c0 c/appoggio
1 è con palla in punta, 2 è in angolo con i piedi rivolti a canestro, l’appoggio è sotto canestro con palla (può essere l’assistente allenatore o un terzo giocatore).
1 penetra sul lato di 2 fino al gomito, 2 si alza per ricevere il passaggio di 1 e tirare su scarico. 1 dopo lo scarico prosegue la corsa per rilocarsi in angolo e ricevere il passaggio dell’appoggio per tirare (#4).
Il focus tecnico dell’esercizio può essere spostato su vari elementi:
- il tempismo di 2 che inizia a muoversi mentre 1 sta arrivando al gomito. 2 non corre lateralmente, ma effettua il primo passo con il piede interno e incrocia con il piede esterno dissociando nella corsa la parte superiore inferiore del corpo da quella superiore ruotando con il tronco.
- la tecnica di passaggio di 1 che può passare con mano esterna da arresto (soluzione indicata per fasce di età di basse) o direttamente da palleggio, sempre a una mano (soluzione di passaggio evoluta per categorie giovanili avanzante e senior).
- La tecnica di tiro, partendo dalla presa della palla fino al gesto tecnico finale del tiro.
- Il movimento di piedi di 1 che si apre allo scarico in angolo e l’equilibrio ottenuto dall’arresto che poi lo porterà al tiro.
Ovviamente l’esercizio può essere declinato in molteplici varianti, ad esempio diversificando le soluzioni di tiro - da tre o in palleggio-arresto-tiro da due, o ancora con tiri in corsa attaccando il ferro da partenza in palleggio - agendo su altri aspetti tecnici come le partenze in palleggio statiche e dinamiche.
Andando avanti, 2 non tira su scarico ma usando la partenza in palleggio opportuna attacca il centro con riferimento il gomito della lunetta per 1 massimo 2 palleggi, indietreggia fuori dai tre punti e passa la palla a 1 che nel frattempo si è rilocato in angolo (#5). Dopo aver passato a 1, 2 si apre alla palla per ricevere il passaggio dell’appoggio e tirare.
Focus tecnici:
- Uso delle partenze in palleggio dinamiche (split, ricciolo o spagnola) per attaccare il primo scarico.
- Palleggio protetto in retromarcia.
- Arresti a aprire e a chiudere per disimpegnarsi dalla pressione difensiva.
- Tecnica del passaggio a una mano laterale o due mani sopra la testa frontale/laterale.
Anche qui le varianti stanno nel diversificare le soluzioni di tiro (diretto su scarico, in palleggio-arresto-tiro oppure in corsa da partenza).
Restando al 2c0 c/appoggio come nel precedente esercizio, 1 attacca il gomito in palleggio ma 2 anzichè salire in ala, fa un passo verso la palla e taglia backdoor a canestro. 1 dopo aver passato si propone fuori dai tre punti per ricevere lo scarico dall’appoggio e tirare (#6).
In questo esercizio si aggiungono ai focus tecnici anche:
- il cambio di direzione di 2 per il backdoor, con il passo verso la palla effettuato con il piede esterno, spostando il peso del corpo per spingere con il piede interno a canestro e poi incrociare.
- Il timing del taglio backdoor di 2, che non deve partire né troppo presto né troppo tardi rispetto a 1.
- la tecnica di passaggio di 1, da palleggio aperto indicativamente eseguito prima che il compagno metta piede in area per evitare intercetti da dovuti a rotazioni difensive da lato debole.
3c0
Passando a esercizi di 3c0, 1 attacca il centro in palleggio con riferimento il gomito della lunetta, 2 si muove sopra la palla e riceve lo scarico di 1. Con palla a 2, 3 fa un passo verso la palla per ricevere l’extra pass di 2 che dopo aver passato il pallone taglia a canestro liberando spazio per 1 e portando via un eventuale aiuto difensivo su 3 (#7). In questo primo frangente istruiamo 3 a due letture: tiro su scarico da tre punto in palleggio-arresto-tiro, o passaggio dentro per il dai e vai con 2 senza mettere la palla a terra.
Andando avanti nella progressione, istruiamo 3 a un’ulteriore lettura: su ricezione attacca il centro usando l’opportuna partenza in palleggio e scarica il pallone a 1 che inizia a muoversi sopra la palla o a 2 che dopo essersi rilocato in angolo propone una seconda linea di passaggio (#8). Anche in questo caso il coach diversifica l’esercizio alternando le soluzione di tiro.
In questo esercizio aggiungiamo altri focus tecnici da tenere in considerazione oltre a quelli elencati precedentemente:
- la tecnica di passaggio di 2, rapidità e precisione dell’extra pass.
- il cambio di direzione e di velocità di 2 per tagliare davanti alla difesa quando passa a 3 in ala.
- arresti e giri dorsale/frontali a chiudere o aprire per passare la palla al giocatore non in visuale.
Nell'esercizio successivo togliamo l'extrapass di 2 che su ricezione strappa e attacca il canestro sul fondo usando l’opportuna partenza in palleggio, 3 collabora salendo in ala, ricevendo il pallone e tirando nelle modalità scelte dal coach (#9).
La progressione di questo esercizio prevede successivamente che 3, anzichè tirare, effettui un extra pass verso 1 mentre 2 si riloca in angolo (#10). Su ricezione 1 strappa il pallone e attacca forte il canestro per andare a concludere in corsa. 1 dopo il tiro (anzi, dopo il canestro, è un 1c0 al ferro!) recupera velocemente il pallone e scarica la palla a uno dei due compagni appostati fuori dai tre punti per il tiro, oppure per l’extra pass verso l’altro compagno (#11).
Dopo aver allenato le collaborazioni senza la difesa la progressione prevede di inserire la fase agonistica di gioco, 2c2 e 3c3 in cui verificare il lavoro svolto.
Postato da David Breschi
Graphic & WebDesigner.
Allenatore di base.
Scrive di NBA per @lUltimoUomo.
Will Ferrell & John Belushi lover.