10 spunti per usare il cambio sistematico sul pick & roll

10 spunti per usare il cambio sistematico sul pick & roll

Nella pallacanestro di oggi poter e saper usare il cambio sistematico è diventato un’arma fondamentale a disposizione degli allenatori per neutralizzare il pick & roll avversario.

Decidere se, come e quanto "switchare" sui giochi a due è una scelta che ogni coaching staff deve saper ponderare attentamente, sulla base delle proprie esigenze tattiche, del materiale a disposizione e della propria filosofia difensiva. 

Quelli che proponiamo sono 10 spunti a cui affidarsi per affrontare ogni tipo di pick & roll con il cambio sistematico.

Premessa

Nei diagrammi useremo come riferimento il pick & roll verso il centro, con un solo giocatore dietro la palla, e due giocatori davanti ad essa (Frame 1). Al di là del ruolo e delle caratteristiche tecniche e fisiche, con x5 identifichiamo il difensore del bloccante, con x1 il difensore iniziale sulla palla, con x2/x3/x4 gli altri difensori non coinvolti direttamente nel pick & roll. Andiamo a prendere in esame il cambio secco sulla palla tra x1 e x5 tralasciando altre tecniche più evolute di cambio come ad esempio il “cambio a tre” o la “difesa next sulla palla”, che sono peraltro una naturale conseguenza del cambio sistematico base. Infine, quelle che proponiamo sono idee generali da poter personalizzare e adattare al vostro sistema, non regole ferree da seguire a tutti i costi.

Il decalogo per cambiare sul pick & roll in modo efficace

1. Comunicare “cosa, dove e come”

E’ responsabilità di x5 comunicare a x1 cosa succede, da che lato succede, e come difendere, in questo preciso ordine: ad esempio “blocco! sinistra! cambio (o altro termine prestabilito per il cambio)!” (Frame 2). Oltre a comunicare x5 deve essere in grado di farlo tempestivamente, appena identifica la chiamata e con largo anticipo prima del blocco per permettere a x1 di adeguarsi.

2. Quello che si chiama diventa legge

Nel momento in cui viene chiamato il cambio non vi è spazio per indecisioni o colpi di testa, si esegue tutti insieme perchè l’errore (anche in buona fede) di un singolo si riverbera su tutti provocando un effetto domino che spesso ha come finale il canestro degli avversari.

3. Mandare verso il blocco

Appena recepisce la comunicazione di x5, è responsabilità di x1 mandare la palla verso il blocco e “chiudere” la linea di penetrazione opposta al palleggiatore (Frame 3). Quando cambiamo noi vogliamo che il blocco avvenga, siamo pronti a difendere su di esso e non possiamo/vogliamo farci sorprendere da eventuali “reject” del palleggiatore. 

4. Marcatura stretta su palla e su bloccante

I due giocatori che cambiano devono essere “francobollati” al proprio uomo per essere pronti a cambiare in modo efficace: x1 deve pressare 1 e rendergli la vita un inferno fino al blocco, x5 prende contatto con 5 e non lo molla per tutto il tragitto che egli compie verso la palla fino al blocco, cercando se possibile di fargli compiere più strada possibile e nel maggior tempo possibile (Frame 4).

5. Contenere la palla

Sul cambio x5 deve farsi trovare pronto all’altra estremità del blocco, uscire dalla “figura” di 5 e non subire l’iniziativa di 1: deve essere in grado di tenere almeno un paio di palleggi dell’1c1, valutando il grado di pressione sulla palla in base alle proprie caratteristiche e a quelle dell’avversario di fronte (Frame 5). Se possibile forzare l’attaccante sulla propria mano debole e dirottarlo verso lo spazio più “affollato” da dove possono arrivare gli aiuti difensivi più efficaci.

6. Cambiare da sopra

Il difensore che cambia sul rollante, x1, difende in anticipo da sopra (Frame 6). Trattandosi spesso di un mismatch lungo vs piccolo cambiare da sopra e lottare per tenere la posizione permette alla difesa di “mascherare” momentaneamente il mismatch e rendere più difficile passare palla dentro al bloccante, inoltre il difensore del rollante è anche in posizione per aiutare egli stesso, in emergenza, su un eventuale penetrazione di 1 se questi batte facilmente x5 sul perimetro. 

7. Azzonarsi

I giocatori non direttamente coinvolti nel pick & roll devono “azzonarsi” per proteggere l’area (Frame 7): idealmente devono andare a mettere almeno un piede in area, facendo scudo contro penetrazioni o passaggi dentro l’area per poi riaprirsi sul perimetro di concerto alla palla che esce dalle mani di 1.

8. Gli aiuti sulla palla arrivano da lato forte, sulla rollata da lato debole

Nel pick & roll il lato forte è quello verso cui è direzionato il blocco, in questo modo possiamo definire le competenze dei giocatori non coinvolti nel pick & roll che in genere sono: il/i difensore/i sul lato forte lavora/no di “mordi e fuggi” e finta di aiuto per aiutare x5 sulla palla, il/i difensori sul lato debole lavora/no per “taggare” il rollante ed aiutare x1, pronti a intervenire su eventuali passaggi lob, e/o recuperare sul proprio uomo (Frame 8).

9. Stare sul pezzo fino alla fine

Se siamo riusciti a sventare i primi mismatch provocati dal cambio sistematico, abbiamo retto alla “prima ondata” che però non sarà l’unica: ne arriveranno altre e sempre più pericolose (boomerang, riblocco su palla, handoff ecc…) per cui è necessario non distrarsi e tenere alto il livello di concentrazione fino al termine dell’azione per non permettere all’attacco di trovare vantaggi altrove.

10. Tagliafuori di squadra

Cambiare sul pick & roll espone la difesa a mismatch anche e soprattutto a rimbalzo. E’ responsabilità di ogni difensore, indipendentemente da chi marca, fare tagliafuori sull’avversario più vicino per non concedere seconde occasioni in grado di vanificare tutto il lavoro svolto.

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Postato da David Breschi

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Graphic & WebDesigner.
Allenatore di base.
Scrive di NBA per @lUltimoUomo.
Will Ferrell & John Belushi lover.