Difesa del post-basso: scelte tattiche in un sistema difensivo
Terza ed ultima parte sulla difesa del post basso dedicata alla tattica in un ambito di 5c5.Visto che ho impostato questo lavoro immaginando una progressione didattica, il naturale sfocio di essa è il 5vs5! Quelle che vorrei analizzare insieme a voi sono solamente 2 situazioni:
- Difesa “Fondo” sulla ricezione del Post.
- Difesa del mismatch dopo un cambio sul Pick & Roll.
Difesa “Fondo”
L’importante premessa da fare è che i motivi per “flottare” e aiutare maggiormente e/o raddoppiare un giocatore in post-basso posso essere molteplici. Non solo perché è un giocatore pericoloso, ma anche perché, tanto per fare un esempio, non è un buon passatore e quindi potrebbe avere difficoltà a far uscire la palla (ricordo che coach Rick Pitino in versione Kentucky, ahimè molti anni fa, usava spesso raddoppiare in post-basso i giocatori “scarsi”, per cercare di rubare il, probabile, cattivo passaggio di uscita).
Useremo un Set offensivo molto comune e molto usato per dare la palla dentro e da quello svilupperemo la nostra difesa (Diag. 30 e 31).
Come vedete ricalca piuttosto bene tutto quello su cui abbiamo lavorato durante il nostro allenamento e se andate a rivedere il 4vs4, ne è la naturale conseguenza. Non stancandomi di ricordarvi che è fondamentale tutto quello che faremo prima che la palla venga messa in post-basso (rompere gli allineamenti dell’attacco, massima pressione sul passatore, collaborazione fatta bene sul cross-screen, uso del corpo e dei piedi, DISCIPLINA), andiamo a vedere cosa facciamo quando la palla è già dentro e abbiamo deciso che su quel giocatore vogliamo “uscire” dal nostro sistema difensivo di base, per mandarlo sul fondo e, eventualmente, raddoppiarlo.
Diciamo che abbiamo lavorato bene e siamo riusciti a concedere una ricezione nel mezzo-angolo (se abbiamo lavorato male sarà tutto più difficile, ma dovremo continuare a essere disciplinati e applicare ugualmente le regole difensive, Diag. 32).
X2 deve leggere che il ricevitore è il giocatore sul quale vogliamo fare “Fondo” e adeguare la sua normale posizione difensiva di “un piede dentro e un piede fuori” dell’area dei 3”, a quella di “testa sotto al ferro”, GRIDANDO al contempo la parola-segnale che abbiamo stabilito (io uso “ULTIMO”, ma potrebbe essere “FONDO”, o un colore, se preferite). X5 a questo punto adegua la sua posizione da “Muro” a “Fondo” (o “Nego centro” come preferisco io).
Qui sono importanti alcune precisazioni:
- La posizione di X5 è a “Muro”!!! e solo nel momento in cui sente la “parola-segnale” cambia il suo angolo difensivo. NON deve MAI farlo sulla ricezione: subiremmo un canestro facilissimo!!!
- Per questo motivo è importante che X2 GRIDI la “parola-segnale”: tutta la squadra deve sentirlo!
- Da quel momento in poi tutta la squadra si adegua di posizione (Diag. 33) e sarà “azzonata” nelle proprie zone di competenza.
Non voglio dilungarmi troppo, anche perché diventerei noioso, ma anche in questo caso le variabili da considerare (e allenare!) sono diverse. Ad esempio: 5 legge la difesa e “skippa” sul lato debole senza metterla in terra. È FONDAMENTALE che i giocatori siano sempre “legati” tra loro, verbalmente e fisicamente (parlarsi sempre e braccia aperte per far vedere meno spazio possibile all’attacco) e agiscano insieme quando l’attacco fa le sue scelte: in questo caso sarà X1 che uscirà sull’attaccante che ha ricevuto! Il proprio se lo skip è per 1 (Diag. 34), su 2 se lo skip è verso l’angolo (Diag. 35). In questo caso si innescheranno delle rotazioni delle quali c’è solo un esempio nello stesso Diag. 35.
Se invece, come speriamo, 5 decide di giocarsi comunque l’1c1, X2 dovrà essere pronto a far scattare il raddoppio nel momento in cui 5 si gira verso la linea di fondo (decidete voi quale sia questo momento: 1° palleggio, 2° palleggio, quando vedo la spalla esterna, in questo caso la dx, etc., Diag. 36). Il lavoro degli altri tre difensori è di eguale importanza, perché dovranno essere pronti a coprire molto spazio in poco tempo, se la palla esce dal raddoppio. In particolare voglio sottolineare l’importanza molto sottovalutata di X4 che, oltre al resto, ha la responsabilità di coprire eventuali tagli (Diag. 37). Abbiamo portato l’attaccante dove volevamo!
Difendere il mismatch dentro dopo un cambio sul Pick & Roll
L’altra situazione che vorrei analizzare con voi è quella del mismatch che si crea quando scegliamo (o l’attacco ci costringe, perché no, a farlo) di cambiare sul Pick & Roll. Partiamo dalla situazione mostrata nel Diag. 38.
Alcune note:
- Mostrerò una situazione di cambio con pochi secondi sul cronometro del possesso, ma non discosterei di molto anche nel caso di cambio “di sistema”.
- Per pochi secondi, in genere, intendo gli ultimi 6-7” dallo scadere dei 24 secondi.
- Vedremo solamente la situazione in cui l’attacco prova a usare il mismatch dentro e non quello in alto (anche se, come analizzeremo tra un attimo, è proprio quello che vogliamo costringere a fare all’attacco).
Anche nella situazione di cambio con pochi secondi da giocare nel possesso, la mia idea è di rimanere aggressivo e di avere iniziativa difensiva. Quindi non dare scelte all’attacco: decido io quale situazione dovrà giocare l’attacco e non viceversa! In particolare voglio far sì che la palla sia necessariamente “isolata”. Vediamo come:
- Difensori impegnati sul blocco: X5 effettua uno “show” aggressivo (diciamo due scivolamenti) per far costringere 2 a “rilasciare” (Diag. 39) e riposizionarsi a muro; X2 deve comportarsi come se volesse passare sotto (fondamentale che lo faccia all’ultimo istante, senza smettere di mettere pressione) e fermi la rollata di 5, proprio come fosse un “bump”, per 1001-1002. Fatto questo, molla completamente il contatto e lascia passare 5, per potersi posizionare davanti a lui. (Diag. 39 e più nel dettaglio Diag. 40)
- Difensori delle sponde vicine: X1 e X4 devono far sì che, quando 2 cerchi i rispettivi compagni per usarli come sponde, essi siano FORTEMENTE anticipati! Quasi “faccia a faccia (Diag. 41). L’intento è quello di non lasciare altra possibilità al palleggiatore di isolarsi in punta.
- Difensore “lontano”: X3 si posiziona con, almeno, un piede dentro l’area dei 3” per proteggere i compagni, lasciando aperto solo il passaggio più lontano (Diag. 42).
Se siamo stati bravi, adesso 2 sarà costretto a “mandare via” i compagni e giocarsi il suo 1c1 in isolamento (che implicherebbe ulteriori scelte difensive, ma, essendo “fuori tema”, non vi mostro).
Se invece lo siamo stati un po’ meno e 2 riesce ugualmente a servire la sponda dietro (Diag. 43), le scelte che in genere applico sono (Diag. 44):
- X1 esaspera ulteriormente la pressione sulla palla per non farla pensare.
- X5, come 2 da via la palla, si mette immediatamente in posizione di anticipo per impedire il passaggio di ritorno.
- X2 continua a rimanere 4/4 davanti al post.
- X3 e X4 flottano sul lato debole per coprire il passaggio lob.
Sul (certo) tentativo di “alto-basso”, solitamente estremizzo la mia scelta difensiva, accettando il rischio del lob (ma ho massima pressione sulla palla e X2 che sta combattendo tutto davanti a 5. Siamo sicuri che 1 si fidi davvero di fare quel passaggio?) e chiedendo a X3 di anticipare il flash di 3 verso il post-alto (Diag. 45).
Fine.
Postato da Giovanni Battista Bassi
Nato a Pistoia nel 1976.
Tessera di Allenatore Nazionale.
Attualmente Head Coach del Green Basket Palermo, Serie B girone A.