Il contropiede nel settore giovanile in funzione del mondo senior

Concetti e principi per lo sviluppo di un'identita' di squadra rivolto alle fasce del settore giovanile che si approccia al mondo senior.
Il contropiede nel settore giovanile in funzione del mondo senior

Ciao a tutti, in questo capitolo parleremo di un argomento valido sia per il mondo giovanile delle ultime fasce, quindi U19/21, e allo stesso tempo per il mondo senior.

Cercherò di essere breve nelle spiegazioni cercando di mettere il focus su dei particolari che ritengo importanti. Premetto che non è mio obiettivo voler insegnare un argomento che tutti conoscono, ma spero che qui possiate trovare degli spunti di riflessione e di confronto con le vostre idee in merito.

La mentalità di una squadra si vede dal carattere del suo Allenatore

Cos'è il contropiede? Trasformazione rapida della difesa in attacco alla ricerca di tiri ad alta percentuale. Ogni squadra ha possibilità di fare contropiede, ma ogni squadra è adatta a farlo? E il suo Allenatore quanto crede nel Contropiede? Quante volte sentiamo “vai... spingi... via … correre...” e così via... 

Da qui parte il mio pensiero che il contropiede è un'abitudine mentale che deve essere allenata ad ogni sessione di allenamento. Se durante la settimana proponiamo sempre esercizi di 5c5 a metà campo senza la conversione tutto campo, sarà poi molto difficile che in partita ci sia la prontezza mentale nel fare contropiede. 

Partiamo di giocatori del giovanile che si approcciano al mondo senior o che già ci giocano: se non hanno avuto le basi “del fare contropiede” e non hanno avuto questa mentalità nelle prime fasce giovanili, sarà più difficile per loro averla nel mondo senior.

Ovvio è che il contropiede non dev'essere l'unica arma della vostra squadra altrimenti rischiate di diventare monotematici e poco ragionevoli considerando che, con lo sviluppo della video analisi negli ultimi anni, non tutte le squadre vi permetteranno di correre e molte vi costringeranno a “ragionare” a metà campo.

Chi picchia per primo, picchia due volte!!!
(citando una frase di Guido Saibene)

Da dove parte il contropiede? DALLA DIFESA!!! Una squadra che prende iniziativa e la mantiene sarà una squadra dalle alte percentuali di tiro. E qui torno ad un aspetto citato all'inizio: Qual è il carattere dell'Allenatore? La sua filosofia di gioco è di uno che gioca a chi vince 101-99 o 50-48? E’ chiaro che la prima è molto più spettacolare. Ad alti livelli, parlo di Eurolega, abbiamo la fortuna di vedere come le partite siano incredibilmente entusiasmanti per fisicità, atletismo e nel forzare palle perse alla squadra avversaria.

Perchè fare contropiede? Perchè alza la percentuale di squadra, esalta la mentalità dei giocatori, entusiasma il pubblico che viene a vederci, diverte i ragazzini che amano e seguono la pallacanestro, mette pressione alla squadra avversaria.

Andiamo di seguito ad analizzare nel concreto il contropiede vedendo vantaggi e svantaggi.

VANTAGGI

  • facilità l'aggessività difensiva
  • allena atleticamente
  • coinvolge tutti
  • fa divertire la gente
  • migliora la capacità di non pensare troppo ma agire in rapidità
  • manda fuori giri l'avversario
  • Capacità di recuperare divari importanti
  • Costringe a migliorare i fondamentali in velocità

SVANTAGGI

  • Le palle perse sono da mettere in conto 
  • Meno controllo del tempo da parte del Coach
  • Rischio di forzature
  • Rischio di diventare monotematici, non può fare sempre e solo contropiede
  • Scarsa pazienza nell'attaccare difese schierate a metà campo
  • Non adatto a tutte le squadre

Le fasi del contropiede

Il contropiede si suddivide in 3 fasi.

Contropiede immediato (early break)

Quelle situazioni che avvengono nei primi 4” dell'azione derivanti da: 


  • palla rubata
  • rimbalzo difensivo conseguente lancio lungo
  • da rimessa veloce (abitudine mentale...) 

le chiavi sono: 

  • grande aggressività difensiva
  • mentalità reattiva
  • massimo impegno atletico e contemporaneo controllo del pallone
  • scelta ed efficacia di conclusione
  • tecnica dell'apertura immediata e connessione fra passatore e ricevitore
  • uso di tutto lo spazio del campo


Contropiede Primario (Primary Break)

Riguarda i primi 4-8” circa dell'azione con un utilizzo immediato del post avendo un lungo capace di attaccare la verticalità del campo e sigillare il proprio difensore dentro area, oppure un esterno capace di giocare situazioni di post up.

le chiavi sono: 

  • letture efficaci dei vantaggi
  • mantenimento del sovrannumero
  • passaggi veloci
  • palleggi forti
  • testa alta


Contropiede Secondario (Secondary Break)

Riguarda il complesso dei primi 7-12” circa. In questo arco temporale possono essere utilizzate situazioni di ribaltamento rapido dal post ad esempio, oppure dal 2° rimorchio che può usare l'alto basso, penetrare o ribaltare la palla per un tiro da 3 punti. Inoltre è possibile usare combinazioni veloci come il Drag e il doppio Drag.

le chiavi sono:

  • secondo passaggio rapido
  • maggior controllo della velocità (ABS INSERITO!!!)
  • uso dello spacing
  • coordinamento in cinque
  • chiamate vocali delle opzioni 

NOTA BENE: credo che sia importante, specie nelle ultime fasce del  settore giovanile, avere chiara l'identità che vogliamo dare alla nostra squadra e, nel caso abbiate il doppio compito capo allenatore prima squadra e Under 19, sapere quali Under saranno inseriti in prima squadra per il loro percorso di crescita.


Un'idea di contropiede valida per il settore giovanile in funzione del mondo senior

Di seguito illustrerò quali sono i miei concetti, in questa idea, per fare contropiede mettendo in pratica delle soluzioni utili sia nelle categorie giovanili che nel mondo senior:


  • Aperture rapide, due giocatori (i lunghi anche atipici vista l'evoluzione del basket) a rimbalzo, chi non prende rimbalzo difensivo attacca immediatamente la verticalità del campo, questo per dare la possibilità di fare canestro in pochi secondi o comunque “abbassare” il recupero dei difensori in transizione difensiva.
  • Gli esterni devono occupare nel minor tempo possibile gli angoli del campo dando chiare linee di passaggio; la palla NON deve andare sul centro ma stare sul lato, indipendentemente che si tratti di un'apertura corta o lunga. Perchè non palla in centro?? Non vogliamo perdere palla nel “traffico della tangenziale” e rischiare quindi di subirlo un contropiede, magari facendo anche fallo che da regolamento comporta l’antisportivo (fig 13).
  • Il 2° rimorchio si deve trovare in posizione di guardia opposta alla palla questo per dare la possibilità di giocare situazioni di alto basso, tiro o penetrazione immediata, ribaltamento o situazioni di DHO o P&R in transizione da ribaltamento. 

Tutte queste situazioni fanno sempre parte del contropiede secondario e vanno allenate quotidianamente con l'uso dei fondamentali tecnici e della capacità di occupare tutto il campo con il corretto spacing. Chiaro che tutto dipende, come detto all'inizio, dall'avere questo tipo di mentalità perchè mi sembra evidente che se, una volta preso il rimbalzo o preso il canestro, ci mettiamo troppo tempo ad andare in attacco, troviamo già una difesa schierata e non si parlerà più di contropiede ma di transizione offensiva a chiamata o di gioco a metà campo.

FONDAMENTALI DA CURARE: 

  • Il Rimbalzo e l'apertura (come atterrare con i piedi e le posizioni delle mani)
  • Correre le corsie (Corretto spacing) 
  • Palleggio spinto e testa alta, cercare subito il compagno libero e attaccare il vantaggio
  • Passaggio in corsa e passaggio Baseball (tutti vorremmo avere Kevin Love con il suo “passaggio a due mani speciale” ma non siamo tutti fortunati...)
  • Scelte rapide; questo per i lunghi che quando ricevono in dinamica, avere buone proprietà di controllo del corpo e vedere qual'è la soluzione migliore, alza il livello di qualità della squadra nel prendersi il tiro migliore in fase di contropiede 
  • Le collaborazioni 
  • Le conclusioni in corsa


Conclusioni

Come più volte detto, alla base dobbiamo credere nel Contropiede ed essere coerenti con questo concetto. Non tutte le squadre sono adatte a fare contropiede, se avete ad esempio un playmaker a cui piace giocare a ritmo contenuto e dei lunghi che non hanno del loro DNA la corsa veloce, sarà difficile avere questa identità di squadra. Quindi il mio consiglio è di saper adattare il sistema di gioco in base al materiale che avete, come il buon sarto che deve mettere il giusto abito al proprio cliente, altrimenti si rischia di avere più problemi che soluzioni nel corso della stagione o del percorso intrapreso.

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Postato da Emiliano Ferretti

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Allenatore e Istruttore Giovanile. Nato a Livorno il 01/12/1983, sposato e padre di una bambina.
Inizio ad allenare a 16 anni a Livorno facendo Minibasket fino ai 24 anni nella città Natale.
Nel 2007 prendo la tessera di Allenatore di Base e dal 2009 alleno a Livorno nel settore giovanile della Libertas Livorno vincendo campionato U13 nel 2011.
Nel 2012 sempre a Livorno sponda Meloria Basket campionato Élite U16 e ass U18 fino al 2014.
Nel 2015 in forza al Basket Femminile Pontedera, capo All.U18 e ass Serie B.
2016-2018 in forza al Don Bosco Livorno come Assistente Serie C Gold 2016-17 e U15 Eccellenza 2017-18 oltre al Basket Femminile U13 e U14.
Dal 2018 al 2020 Responsabile settore Giovanile alla Pallacanestro Empoli  fino allo stop causato dalla Pandemia.
2020-21 1°Ass A2 Femminile Jolly Acli Basket Livorno, capo allenatore U13 Femminile e responsabile Video Analisi.
2021-22 Capo Allenatore Serie B Femm Jolly Acli Basket Livorno (Campionato regionale vinto) + Capo Allenatore Under 14 femm e responsabile Video Analisi.
2022-23 1° assistente  C silver Libertas Liburnia Livorno e video analisi.
Passione pura per questo sport fin dalla culla. Sono una persona cha ama la collaborazione e il confronto. Non mi sento mai arrivato e voglio sempre di più.
  Durante la Pandemia investo molto sulla Match-Analisyst facendola diventare uno dei  miei punti chiave nella programmazione settimanale del lavoro sia nella preparazione delle partite che nella crescita della mia squadra.  Mi piace studiare le squadre a fondo e proporre situazioni difensive e di gioco oltre al lavoro in campo.