L’Angle Short è uno degli innumerevoli modi in cui è possibile giocare il pick & roll, uno dei preferiti dei Toronto Raptors durante gli scorsi Playoff NBA ed in particolare durante le NBA Finals.

E’ un pick & roll angolato verso il centro (da qui il nome “Angle”) con entrambi gli angoli pieni e il 5° giocatore che parte in post basso sul lato forte eseguendo un taglio corto (da qui lo “Short”) sulla linea di fondo muovendosi a specchio con la palla. 

Il principio è molto semplice: il taglio sulla linea di fondo apre spazio alla rollata e cambia completamente le competenze difensive dei giocatori lontano dalla palla provocando un angolo cieco che se sfruttato a dovere diventa un rebus in grado di far saltare le rotazioni difensive.

Nick Nurse, il coach dei Raptors non ha inventato niente ma ha attinto a piene mani da un vecchio gioco molto usato dai Phoenix Suns di Mike D’Antoni e Steve Nash che avevano in Shawn Marion il profilo di giocatore ideale per tagliare sulla linea di fondo e muoversi dietro la difesa. I Toronto Raptors hanno risfoderato questo concetto per sfruttare in primis le caratteristiche di Pascal Siakam e/o Kawhi Leonard ed al contempo mettere un granello di sabbia in grado di inceppare il meccanismo perfettamente oliato di rotazioni difensive dei Golden State Warriors. 

Warriors che per mano di Steve Kerr (che ha vissuto da molto vicino l’epopea Suns di cui era General Manager ai tempi) hanno nel proprio playbook l’angle short in diverse salse, molte delle quali per usare il playmaking di Draymond Green dal post basso.

E’ una soluzione di gioco quindi che permette di mantenere della ottime spaziature offensive anche con giocatori non affidabili al tiro che diventano invece efficaci nel momento in cui possono muoversi senza palla dietro la difesa.