Piano per il primo allenamento stagionale di settore giovanile

Oggi si apre la settimana dei ritorni in palestra e vi proponiamo un'idea di primo allenamento stagionale.
Piano per il primo allenamento stagionale di settore giovanile

Da questa settimana comincia la nuova stagione sportiva per quasi tutte le società che fanno attività giovanile.

Sono tantissimi gli allenatori che hanno cambiato società o gruppo giovanile e per molti di loro il primo allenamento è la prima occasione di conoscere il gruppo che alleneranno.

Ecco perchè in questo pezzo andiamo a proporre un possibile piano di allenamento del primo allenamento stagione di una squadra Under. Una progressione didattica con cui andiamo a "riattivare" i fondamentali individuali, valutare il livello generale del gruppo, gestire le prime situazioni di sovrannumero ed avere il giusto carico metabolico.

Esercizio 1: 4 angoli 1c0.

Durata: 10’.

Giocatori divisi su 4 angoli, l’esercizio si svolge su metà campo. Partenza sfalsata.

Il primo della fila parte palleggiando mano esterna, al prolungamento del tiro libero decelera, esegue un doppio cambio di mano a scelta del coach, riparte fino a metà campo dove compie un cambio di senso. Pallone che rimane su mano esterna, sprint fino alla linea dei tre punti in posizione di guardia dove il giocatore deve rallentare, eseguire un crossover frontale, attaccare il centro usando la strada più breve per il canestro ed il minor numero di palleggi per andare a tirare in terzo tempo, in estensione, sul secondo ferro.

Nel proseguo dell'esercizio sempre in guardia esegue una finta di cambio di mano, per attaccare il fondo e andare a tirare (strada più diretta e minor numero di palleggi) in terzo tempo sul primo ferro.

Variante: cambiare la tipologia di tiro. Anzichè terzo tempo, sia attaccando il centro che attaccando il fondo, tiro al ferro da eurostep. Se attaccando il centro, per tirare contromano usando il tabellone sul primo ferro, se attaccando il fondo, per tirare contromano, senza uso del tabellone, dal centro.

Coaching point: 

  • accelerazioni (falcate ampie) e decelerazioni (falcate più corte, maggiore frequenza dei passi)
  • ballhandling (postura del corpo e posizione delle mani sulla palla nei cambi di mano)
  • primo passo lungo e spalla bassa dell’attaccare il canestro dopo il cambio (o la finta) di mano.
  • coordinazione e sensibilità mani nel tiro in corsa.
  •  

Esercizio 2: 4 angoli 2c0

Durata: 10’.

File e schieramento come esercizio precedente, i due giocatori nella stessa metà campo partono in contemporanea con un pallone ciascuno.

Si fermano per fare il doppio cambio di mano e proseguono insieme (aspettandosi se necessario) fino a metà campo, cambiano senso e attaccano entrambi la linea dei tre punti: uno dei due prende iniziativa e attacca il centro (con il cambio di mano frontale) o il fondo (con la finta di cambio) e va a canestro per concludere al ferro. L’altro giocatore, quello che subisce l’iniziativa, collabora in opposizione e tirando in palleggio-arresto-tiro dalla media.

Esempio: se il primo giocatore attacca il centro con il crossover, l’altro giocatore attacca il fondo con la finta di cambio.

Per mettere più enfasi e agonismo sulla collaborazione, il primo dei due che segna prende un punto e diventa una gara individuale in cui il primo giocatore della squadra che segna 7 punti vince la sfida.

Variante: Il giocatore che prende iniziativa, oltre a scegliere se attaccare centro o fondo, sceglie anche il tiro di conclusione tra tiro al ferro o palleggio-arresto-tiro. L’altro giocatore oltre a collaborare rispetto alla penetrazione del compagno, usa la scelta di tiro opposta.

Coaching point:

  • l’esecuzione dei fondamentali di palleggio e tiro in velocità.
  • guardare il canestro e il comportamento del compagno.
  • Velocizzare i tempi di reazione basati sulla lettura della situazione.

Esercizio 3: 4 angoli 2c2

Durata: 10’.

Ora i due giocatori in angolo sono compagni di squadra e sono senza palla. Due difensori si posizionano all’incrocio della linea di fondo con l’area dei tre secondi, rivolti l’uno verso l’altro, di spalle quindi ai giocatori in angolo, passandosi il pallone.

L’attivazione del gioco avviene nel momento in cui uno dei due difensori si apre verso l’attaccante in angolo e gli passa la palla. Da quel momento tutti e quattro i giocatori sprintano a metà campo, cambiano senso e giocano 2c2 a metà campo.

L’attacco, toccata la metà campo ha a disposizione 4” per andare al tiro.

Coaching point:

  • gestione dei sovrannumeri offensivi.
  • esecuzione e accuratezza dei fondamentali dei due 1c1 offensivi.
  • collaborazione (spacing e timing) tra attaccanti.

Esercizio 4: Gara di tiro

Durata: 5’.

Per spezzare la progressione proporre una gara di tiro a squadre sulle due metà campo, ad esempio gara di tiro a rincorsa dalle 5 posizioni oppure tiro in continuità su due file. A tempo oppure a obiettivo da raggiungere.

Esercizio 5: 3c3 con handicap

Durata: 15’.

Situazione di partenza con un attaccante con palla sotto canestro e due attaccanti in ala, un difensore davanti la palla in linea con gli attaccanti in ala e due difensori in angolo in linea con l’attaccante con palla.

L’attaccante con palla attiva il gioco quando parte in palleggio. Si gioca 3c3 su tre campi (due attacchi e una difesa per la squadra che parte in attacco) ed ogni azione della durata massima di 7” da quando l’attacco entra in possesso della palla.

Variante: è il difensore centrale ad avere la palla in mano e attiva il gioco passando la palla all’attaccante sotto canestro, cambiando i tempi di gioco dell’attacco.

Coaching point:

  • Le scelte dell’attaccante che attiva il gioco, che può condurre o passare la palla.
  • La gestione dell’eventuale sovrannumero iniziale 
  • Le collaborazioni offensive tutto campo.

Esercizio 6: 4c4 con handicap

Durata: 15’.

Come esercizio precedente ma su quattro file: due attaccanti sul fondo e due difensori in angolo, due attaccanti in ala e due difensori centrali.

I due attaccanti sul fondo si passano la palla fino a quando uno dei due non mette palla a terra attivando il gioco. Si gioca su 3 campi e ogni azione della durata massima di 9” per andare al tiro.

Variante: i due difensori centrali gestiscono la palla, il gioco si attiva col passaggio al corrispettivo attaccante sul fondo.

Coaching point: gli stessi del 3c3 in spazi e tempi di gioco differenti.

Esercizio 7: Gara di tiri liberi

Durata: 5’.

Squadre divise su due metà campo, una fila e due palloni per squadra, vince chi segna prima dell’avversario 20 tiri liberi.

Esercizio 8: 5c5 finale

Durata: 10’.

Palla a due e 5c5 finale.

Può seguire un'ultima fase di defaticamento attivo con esercizi di tiro o scarico fisico.

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Postato da David Breschi

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Graphic & WebDesigner.
Allenatore di base.
Scrive di NBA per @lUltimoUomo.
Will Ferrell & John Belushi lover.